giovedì 7 febbraio 2013

Al voto, al voto - 4

"Voterò Rivoluzione Civile perché alla sinistra annacquata  non ho mai creduto, e anzi questa volta finalmente trovo  un movimento migliore di Rifondazione Comnusita (che ho votato tutta una vita)
le ideologie mi han sempre fatto ribrezzo, e in Rifondazione di ideologi veterostalinisti se ne trovavano sempre ancora troppi.

I soldi per una società giusta si trovano anche in Italia se si ha il coraggio di una politica fiscale scandinava, Scandinavia docet. Allo spauracchio che chi non è d'accordo lascierà il Paese, dico se ne vada pure in un paradiso fiscale questa gente che non vuol pagare le tasse. Il benessere sostenibile lo fa chi lavora per gusto e passione, non chi cerca di intascarsi i soldi per pensionarsi anzitempo e giocare a golf o starsene in crociera per il resto della loro vita a spese del lavoro altrui.
E nemmeno credo che il capitale lasci il paese più di quanto già non abbia fatto, perché lasciare l'Italia a certa gente non piacerà, e perché l'evidenza suggerisce che nelle società meno ingiuste anche i più ricchi sorridono di più, vedi
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Spirit_Level:_Why_More_Equal_Societies_Almost_Always_Do_Better
E comunque sempre meglio la fuga dei porcelli che la fuga dei cervelli.
 
Poi: anche a me come a molti non piace che le liste di  Rivoluzione Civile si stiano riempiendo di candidati di Partito. Perlomeno però sono ancora candidati  di Partiti come i Verdi, che da sempre perseguono obiettivi  coraggiosi e poco popolari. Agli ex-democristiani e PDssini opportunisti io le porte non le aprirei. Quanto al magistrato in politica, se si vuole introdurre professionalità nella politica,
ben venga un magistrato. Visto anche che la politica si fa con le leggi alla fin fine.

E infine: dopo 150 anni di Italia malgestendo la Sicilia, mi piace il sogno di un Siciliano che tenti di raddrizzare l'Italia. "

Pietro - Bilbao


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2 commenti:

  1. Non necessariamente pragmatico ... ma acuto e condivisibile. Personalmente credo maggiormente alla necessità di governabilità, quindi al cosiddetto voto "utile" (stante l'attuale legge elettorale). Qualunque alternativa al qualunquismo interessato dei precedenti governi va comunque bene, per chiudere definitivamente una pagina. Andrea

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    1. Secondo me di utile in democrazia c'è solo la rappresentanza. Votare perchè non vinca il peggiore ha fatto male a tutti i partiti perché distruggono la spinta alla partecipazione e alla rappresentanza di interessi che non siano quelli degli eletti. Del tipo, "mi voti perchè sono l'alternativa al qualunquisimo interessato dei precedenti governi, ma al tempo stesso voti il mio programma anche se non lo condividi". Una deriva sbagliata e pericolosa per la democrazia. Poi se invece uno si ritrova rappresentato da PD o SEL o anche Monti fa benissimo a votarlo, ci mancherebbe.

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