lunedì 25 febbraio 2013

La sinistra e l'arte di perdere

Cito direttamente quello che mi ha detto un amico e che penso spieghi bene lo stato della sinistra italiana:  "l'istinto del potere in politica uno non se lo può dare, è vent'anni che questi (i leader della cosiddetta sinistra) vorrebbero mettersi d'accordo, dialogare, raggiungere un compromesso alto e nobile, e quell'altro (indovinate chi) con grande disinvoltura continua a cagargli sulla testa".
Si son fatti fregare nel 94 quando avevano già vinto o così pensavano. Nel 96 con la bicamerale. Nel 2006 quando doveva essere la Caporetto del centrodestra. Ma non hanno capito nulla. Nel 2011 Grillo era al 4%, Berlusconi abbandonato da tutti e travolto da mille scandali, Monti non lo conosceva nessuno. 40 giorni di campagna elettorale e vittoria scontata. No. Siamo responsabili. Governo di larghe intese, IMU, riforma Fornero, pensioni etc etc. Risultato: gente schifata che vota Grillo, mentre Berlusconi si riorganizza, molla Monti, galvanizza le truppe e rischia ora di vincere.
Che strateghi! E il migliore, ovviamente, siede al Quirinale. Certo, bisognava salvare l'Italia dalla minaccia dello spread, coem se in Grecia, Spagna, Irlanda non si fosse votato. Bel risultato. Spread sotto controllo, ma poi rischiamo di ritrovarci di nuovo Berlusconi al governo. E' questo quello che si intende per salvare il paese? Non si riescono a fare due conti che vadano oltre le proiezioni da qui a 5 minuti ma abbiano un disegno e una prospettiva più ampia? 

Chiosa finale per quella barzelletta della sinistra radicale che riesce a fare peggio pure del PD, e non è cosa da poco. Due anni fa Vendola andava vero il 7-8%, Grillo pure, Rifondazione da sola prendeva più voti di quelli che oggi ha preso Rivoluzione Civile. Ora son riusciti a far peggio del 2008. Vendola ha svenduto un capitale politico impiccandosi con la corda del PD - esattamente quello che non volevano i suoi elettori, che volevano sinistra, non Monti. Gli altri, ancora più a sinistra, han pensato bene di aspettare Dicembre per organizzarsi, con una selezione del personale modestissima, con una personalizzazione della politica che di sinistra non ha nulla. E con vari faccioni tipo quello di Di Pietro far capolino dietro la faccia pulita di Ingroia. E son stati presi a calci in culo, ovunque.

Ora, davanti a questo sfacelo, una delle portavoci di Bersani (ne ha tre, sarà uno e trino pure lui..) ha detto che bisognerà trovare delle intese in Parlamento per governare comunque. Brava. Hai capito tutti. Forse il calcio in culo, in fondo, se lo meritano.

Se ti è piaciuto questo post, clicca sul simbolo della moschina che trovi qui sotto per farlo conoscere alla rete grazie al portale Tze-tze, notizie dalla rete

Nessun commento:

Posta un commento