martedì 28 maggio 2013

Diritti da romanzo epistolare

Di @MonicaRBedana

Vabbè che all’origine di tutto c’è sempre un manoscritto.
E’ l’artifizio, il pretesto, il nome della rosa.
Ma non può essere una cosa seria che le leggi per i diritti delle coppie dello stesso sesso vengano ora scritte all’improvviso sul filo dello scambio epistolare lacrimogeno  tra un adolescente wertheriano e la Presidente della Camera. E che il giorno dopo, il giornale che ospita la schermaglia dichiari che perfino il PDL si è finalmente convinto e convertito (e di sicuro è a sostegno di questa tesi che Galan, noto alfiere dell’apertura mentale e della tolleranza, fintamente rintuzza in radio quel Giovanardi a cui mai bisognerebbe porgere un microfono per il bene dell’umanità intera, non solo di genere. Patetiche macchiette).
E quindi si proclama un precipitoso lieto fine mediatico, e vissero tutti felici e contenti fino alla prossima rimbombante dichiarazione. A cui seguirà il solito nulla di fatto come un' eco lontana.




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